UNA POLTRONA PER DUE | Luca Del Pero e Lorenzo Beltrami

UNA POLTRONA PER DUE | Luca Del Pero e Lorenzo Beltrami

 

No, non è la riproposizione del noto film natalizio, ma la provocazione di assegnare il trono del trail (ci perdoni chi ha la erre moscia) tra due astri nascenti del running off-road: Lorenzo Beltrami e Luca Del Pero. Cos’hanno in comune i due portacolori della scuderia Rock Experience? Scopriamolo nell’articolo che segue.

A guardarli sembrerebbero fatti apposta per la corsa: telaio longilineo, muscoli tonici, asciutti ma non eccessivamente magri, perché nel trail running non è solo questione di leggerezza, ma anche di forza e agilità. Lo sanno bene Lorenzo Beltrami e Luca del Pero che dall’inizio di questa stagione sono entrati nella galassia Rock Experience portando trofei e successi che ci rendono orgogliosi di questi “due bravi ragazzi”. Classe 1995 il primo e di due anni più giovane il secondo, Lorenzo e Luca hanno in comune un inizio con il trail running non proprio recente.

«Da ragazzino non avevo uno sport di riferimento: a me bastava uscire – commenta Lorenzo Beltrami - non stavo mai fermo, le corse in bici, l’oratorio, le fughe in montagna…». A guardarlo non si direbbe un bambino iperattivo: «Il fatto è che a casa non avevamo la televisione». E questo spiega molto. E poi?

«E poi alle medie provo il canottaggio, e per tre anni ho remato a Mandello, ma con risultati mai eclatanti».

Sorride Luca De Pero ascoltando queste parole, perché sembra ci sia una analogia con la sua storia: «Il mio inizio è stato con il minibasket, chissà magari sognavo di diventare Michel Jordan…» disciplina che poi ha sostituito con l’atletica leggera: «Ed è proprio durante il secondo anno che scopro la mia specialità, il mezzofondo, dove arrivano anche i primi risultati». E poi? «Sono attratto dalla mountain bike e con un gruppo di amici partecipiamo a svariate gare di cross country».

Ma il primo amore non si scorda mai, e quattro anni fa torna a correre. «Sì, un po’ per caso: nel 2018 partecipo a un vertical e finisco ai piedi del podio, e da lì ho capito che nella corsa in montagna avrei trovato la mia dimensione». Lo stesso anno d’esordio di Lorenzo: i due si conoscono perché entrambi affiliati ai Falchi di Lecco e come vedremo le loro strade si incroceranno spesso.

I due hanno in comune anche un percorso di studi in Scienze Motorie e una chiara vocazione di avere un lavoro nel mondo dello sport: «Ho fatto corsi anche per diventare allenatore, ma soprattutto sono massofisioterapista con un obiettivo chiaro di approfondire i temi della riabilitazione» ci dice Lorenzo, mentre Luca è ancora in attesa: «Sì, mi laureo a febbraio 2023 e intanto faccio qualche lavoretto in palestra». L’avevamo detto che sono bravi ragazzi.

Ma sono anche bravi atleti? Il palmarés 2022 parla per loro.

«Beh, io posso dire di aver avuto una stagione super grazie anche alla vittoria alla Resegup, la mia gara preferita! – e Lorenzo si gonfia il petto mentre lo dice – ma di certo anche il successo alla Pierra Menta è una stella che brilla in modo speciale». E perché? «Perché l’abbiamo vinta insieme» interviene Luca Del Pero. Eh già, e non una vittoria da poco: gara a coppie (versione skyrunning della più nota gara di skialp) su tre giorni di gare, 70 chilometri e 7.000m di dislivello positivo. «Una gara tanto bella quanto difficile da interpretare: si corre in due, la tua velocità deve essere quella del tuo compagno, la sua crisi è inevitabilmente anche la tua» prosegue Luca. «E poi noi siamo un po’ diversi: lui un formidabile scalatore, io più un discesista» sottolinea Lorenzo Beltrami. «Ed è la cosa che un po’ gli invidio: salta come uno stambecco».

Poi però Luca, alla domanda quale sia stata la gara più bella a cui hai partecipato non ha dubbi: «Per ora è stata quella a Zermatt, sul Matterhorn, l’ambiente circostante ed il percorso sono fantastici». Da par suo Lorenzo non vuole dimenticare l’oro a squadre conquistato ai mondiali di Skysnow in Sierra Nevada: «Abbiamo contribuito con il mio nono posto assoluto, e il quarto di Luca» dove praticamente si sono dimostrati i due azzurri più forti della nazionale, e Luca Del Pero in questa provata iridata ha fatto il botto conquistando anche tre titoli mondiali individuali.

Ma non è tutto: Luca snocciola prestazioni super: «Maglia tricolore agli Italiani di Skyrunning a Cima d’Asta, vittoria alla Dario e Willy con record della gara, sesto ai mondiali Skyrunning in Val Bognanco» racconta il 25enne lecchese, che forse ha un rimpianto per la mancata convocazione alla finale del Golden Trail a Madeira: «Ma in compenso ci vado io così poi gli racconto com’è e il prossimo anno ci va preparato» risponde Lorenzo sorridendo. La finale del circuito mondiale di skyrunning prevede cinque giorni di gare dal prossimo 26 ottobre: «Sono un po’ emozionato, un po’ preoccupato ma totalmente convinto che darò il massimo» precisa Lorenzo, che parlando del compagno di squadra Luca Del Pero gli riconosce «una costanza pazzesca, non si riposa mai ed è molto calmo (apparentemente) nel pre-gara». Luca un po’ si stupisce ma non troppo, e di Lorenzo dice: «Lui è davvero metodico e preciso, mentre io…vado un po’ a sensazione».

Una poltrona per due, dicevamo nel titolo, per i due più forti skyrunner italiani in circolazione, dal carattere un po’ diverso e che si compensano quando corrono insieme (Pierra Menta docet), ma che sulle richieste tecniche dell’abbigliamento non hanno dubbi: «Io chiedo comodità, leggerezza e funzionalità – dice Luca – per esempio in fatto di funzionalità, i pantaloncini devono avere una cintura porta oggetti, come un gel o le chiavi della macchina». Lorenzo è ancor più esplicito sulle leggerezza: «Meno lo sento addosso, meglio è». Lapidario. Utili consigli per gli sviluppi dei prossimi capi Rock Experience dedicati al trail running: «Il contributo degli atleti élite è alla base della crescita delle nostre collezioni – sottolinea Michele Frigerio fondatore del brand – e questa regola vale dall’alpinismo alla corsa a piedi».

Dunque, cosa aspettarsi da questi due campioncini per il prossimo futuro? Ecco il loro sogno nel cassetto: «Non ho tempo per sognare – ride Lorenzo – però mi piacerebbe allungare le distanze», mentre per Luca l’obiettivo è piuttosto chiaro: «Una medaglia ai mondiali skyrunning».

Possiamo dire che sono entrambi sulla buona strada.


Lascia un commento